TESTAMENTO BIOLOGICO, FIRMA LA PETIZIONE
Il COMITATO ART. 32 PER LA LIBERTÀ DI CURA PROMUOVE LA PETIZIONE POPOLARE PER INSERIRE IL TESTAMENTO BIOLOGICO NELLA TESSERA SANITARIA E NEL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO
È partita il 21 Marzo la raccolta firme in calce alla petizione popolare rivolta al Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna per chiedere di inserire sulla tessera sanitaria e nel fascicolo sanitario elettronico la Dichiarazione Anticipata di Volontà sulle cure sanitarie (il cosiddetto testamento biologico).
Il testamento biologico, o dichiarazione anticipata sulle cure, è l’espressione della volontà da parte di una persona, in condizioni di lucidità mentale, in merito alle terapie che intende o non intende accettare nell’eventualità in cui si dovesse trovare incapace di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione.
Con il testamento biologico si nomina un fiduciario/a, cioè la persona che, nel caso il dichiarante diventi incapace di comunicare consapevolmente con i medici, è chiamato ad eseguire la volontà espressa nel testamento.
Attualmente tale Dichiarazione si può depositare presso i Comuni che abbiano aperto gli appositi registri o presso un notaio. In Emilia Romagna i capoluoghi Bologna, Modena,Parma, Reggio Emilia, Rimini, Ferrara e molti altri comuni hanno già istituito il registro.
I sottoscrittori chiedono che il servizio sia attivato presso gli sportelli di tutte le ASL e che alle strutture sanitarie pubbliche e convenzionate vengano date istruzioni e strumenti per accedere a tali dichiarazioni in caso di necessità.
Il Consiglio regionale della Toscana ha già impegnato la Giunta regionale a far comparire nel fascicolo elettronico sanitario le dichiarazioni di volontà e il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia il 3 Marzo scorso ha accolto una petizione simile a questa e promulgato la Legge regionale che la attua.
Il Comitato art. 32 ( composto da Associazione Libera Uscita, Arci, Anpi, Auser, CGIL Modena, Udi, UAAR, Federconsumatori, Università Natalia Ginzburg) raccoglierà le firme presso le sedi delle associazioni aderenti e nei banchetti che verranno allestiti nelle città.
Per info, rivolgersi al Comitato ARCI di Rimini, viale P. Amedeo 11 – int. 21/E – tel. 0541.791159
Orari apertura uffici: dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19